“Tutte le manifestazioni dei lavoratori meritano rispetto, anche quando non si condividono tempi e modi di una lotta sindacale. E’ lecito andare in piazza per uno sciopero generale, così come è lecito decidere di non alzarsi portando via la palla, restando al tavolo per un confronto duro e difficile col Governo. Quello che non è lecito sono gli insulti”. E’ quanto denuncia in una nota la Segreteria della Cisl Emilia Centrale sugli insulti (“Venduti, venduti. Siete pesce che puzza”) nel corso del corteo di Cgil e Uil venerdì scorso mentre transitava davanti agli uffici della Cisl di Reggio Emilia. “Gli insulti che ci ha dedicato il corteo dell’altro giorno non sono un caso isolato di istrionismo sopra le righe né ‘una opinione permessa dalla Costituzione’, come un alto dirigente Cgil ha ritenuto di rispondere ad un suo omologo Cisl. Insulti tra l’altro ripetuti più volte e a distanza di tempo, nell’indifferenza dei leader sindacali di Cgil e Uil che procedevano poco distanti. Un venticello calunnioso soffia da mesi a Reggio Emilia e Modena nei confronti della Cisl e della nostra proposta di legge per la partecipazione dei lavoratori nelle imprese. Sono arrivate telefonate a soggetti istituzionali che avevano la colpa di aver sostenuto con la loro firma la partecipazione dei lavoratori nelle imprese e quindi la Cisl. Sui social c’è chi chiede pubblicamente conto ai Sindaci del Pd della loro firma a nostro sostegno” conclude la segreteria della Cisl Emilia Centrale.
Fonte: Sito Cisl Nazionale